martedì 25 giugno 2013

La sceneggiata napoletana di Gus!

Delusione Gus!
Avevo preparato un editoriale totalmente diverso da quello che sto per pubblicare intitolato con un semplice spagnolo Gracias Gus! ma dopo gli ultimi avvenimenti accaduti nei giorni precedenti ho dovuto cambiare l'intero pezzo.

Nella giornata di domenica, il Brighton con la figura del presidente Tony Bloom dopo circa un mese ha deciso di licenziare il manager sudamericano che sancise la fine della gestione di Gus Poyet, durato ben quattro anni, sulla panchina dei Seagulls.

Di sicuro vi sarete domandando: Perchè hai deciso di scrivere un editoriale su un licenziamento che nel mondo del calcio accade continuamente? E perchè ho intitolato questo editoriale "la sceneggiata napoletana di Gus"?
La risposta ad entrambe è semplice e può essere anche collegabile. Come già detto nell'introduzione il titolo doveva essere di ringraziamento nei confronti del manager che ha fatto un grande lavoro in questi quattro anni passati in riva al Sussex portando la squadra dalla League One a lottare per la promozione in Premier League ritornando ad essere considerato come una squadra che può puntare in alto come nel periodo d'oro tra gli anni '70 e la metà anni '80. Ovviamente nel mondo del calcio la riconoscenza verso una club o verso i propri tifosi non esiste. E così rispondo alla seconda domanda raccontando la sintesi della sceneggiata.
Come detto precedentemente, la società ha deciso di licenziare il manager comunicandogli direttamente al sottoscritto la decisione presa dopo un periodo di attenta riflessione, visto che aveva inizialmente preso la decisione di sospenderlo dalla carica insieme a Mauricio Taricco e Charlie Oatway, per correttezza da parte della società prima di annunciarlo alla stampa.
Il manager è stato invitato dalla celebre televisione britannia, la B.B.C. per commentare la partita della Confederations Cup che era impegnato l'Uruguay contro Tahiti. Il commentatore televisione gli chiede l'opinione sul suo licenziamento dalla società, ma Poyet si mostra, aggiungendo fingendo, spiazzato dalla notizia dicendo semplice che Bloom non gli aveva pubblicato la notizia al diretto interessato quando già sapeva che non erà più il manager del Brighton.
Il suo atteggiamento mi ha profondamente deluso in quanto mi aspettavo che fosse una persona corretta e leale nei confronti di una società che lo ha lanciato nella sua grande carriera da allenatore dopo diverse esperienze da calciatore e vice-allenatore accontentandolo in ogni sua richiesta prendendo giocatori che hanno fatto la differenza e chi non ne ha fatta, anche nei confronti dei tifosi che gli hanno dedicato tantissimi cori, banner, e diverse dimostrazioni di affetto.
Se Ricky nelle sue pagelle ha deciso di dargli un 7+ definendolo come un condottiero, invece il sottoscritto gli mette un bel 0 definidendolo come un ingrato.
Ci vediamo alla prossima con il prossimo editoriale sul nuovo allenatore del Brighton.
Pierluigi

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